Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu/607

530 parte seconda

delle acque; e dette loro l’ufficio di dominare il fuoco, e di tenerlo a freno, affinchè non si lasciasse portare dall’impeto della propria natura: poi ridiscese nel regno delle tenebre (Yomi).

Izanagi addolorato quanto mai, per la perdita della sua sorella e sposa, volle vendicarsi su Kagutsuci, Dio del fuoco, cagion di tanto male; e tratta la poderosa sua spada, lo tagliò in tre pezzi, i quali si convertirono in tre Iddìi: il Dio del tuono, Ikadzuci, il Dio de’ monti, Ohoyamatsumi, e il Dio della pioggia, Takao kami. Di poi Izanagi si recò nella regione detta Yomi, a cercar la sua sposa, per vedere se la inducesse a ritornar nel mondo; e si suppone che si rendesse colà, per un buco nel centro della terra, la cui uscita si vede anc’oggi nel luogo detto Ifuyazaka in provincia di Idzumo. Ritrovata la sposa, la pregò istantemente di ricondursi di nuovo sul mondo terrestre; il quale non essendo per anco del tutto finito, era d’uopo ch’eglino s’industriassero a popolarlo e farlo perfetto. Persuasa la sposa, risalirono i due Kami nelle regioni della luce; e Izanagi, dopo essersi purificato tuffandosi nelle acque marine, inquantochè il luogo d’onde veniva era luogo d’impurità, accompagnò di nuovo la sposa al palazzo regale.

Ora è da sapere che Amaterasu venne fatta per volere di Izanagi regina del sole; e come tale partecipò insieme co’ suoi divini genitori al governo del mondo nipponico. Ella ebbe quindi desiderio d’aver sulla terra progenie sua propria; e della collana che aveva ricevuto dal padre come segno di autorità sovrana, riuscì a produrre il Kami Oshihomimino mikoto, dal quale nacque Ninigino mikoto, che fu appellato Sumemimano mikoto, per indicare che era l’«Eccelso nipote» di Amaterasu.