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parte seconda | 523 |
idee e parole venute dall’Impero di Mezzo non ne avevano stranamente cambiato indole e tendenze. Egli è vero che Motoori nega d’avere avuto in animo di resuscitare il Sintoismo, col fine di proporlo novamente come regola e religione a’ suoi contemporanei; e afferma che il suo intendimento fu di ricostituire perfetta l’età aurea degli Dei; ma il disprezzo che egli e gli altri della medesima scuola s’adoperarono a seminare sul Confucianesimo, sul Buddhismo e sul Taoismo, tornava tutto a vantaggio della fede verso gl’Iddii nipponici, e della restaurazione dell’antica credenza. Con tutto ciò, gli sforzi di questi strenui campioni d’una riforma religiosa, tendente a ravvivare il puro Sintoismo, non sortirono grande effetto; ma molti e importanti furono invece i frutti de’ lavori di que’ dotti, per quel che concerne l’idioma, la letteratura e la storia del Giappone; e gli studiosi di siffatte discipline debbono serbare di essi onorevole e grata memoria. Premesse queste poche nozioni storiche, facciamoci ora ad esporre la cosmogonia e la teogonia, che se ne cava da’ testi che ce la serbarono più intatta.
§ 2. — Prima dell’origine delle cose vi era uno Spazio infinito (ohosora): il cielo, la terra, il sole, la luna non esistevano ancora. Nello Spazio infinito apparvero gli Dei Amenominakano kami,1 Takamimusubino kami e Kamumimusubino kami, per la cui maravigliosa potenza si produsse una «cosa», che invano tenteremmo
- ↑ «Il Signore del mezzo del Cielo. Taka, kamu e mi sono espressioni onorifiche. Musu val «generare»; parola che in composizione con ko e me dà origine a musuko e musume ossia «figliuolo» e «figliuola». Bi è lo stesso che hi: voce antiquata che vuole esprimere tutto quel che è maraviglioso, e altamente onorifica, e significa per eccellenza il Sole». Nota di E. Satow.