sito ne’ termini seguenti: «Se voi esponete a un cinese i fondamenti della fede, i principii della dottrina del Cristo, l’importanza della salute dell’anima, la certezza d’una vita futura, cose tutte che producono una certa impressione anche sur uno spirito non troppo religioso, egli vi ascolterà con piacere, perchè ciò lo diverte, e stuzzica la sua curiosità. Egli ammetterà e approverà tutto quel che gli dite; non farà la menoma difficoltà, la più piccola obiezione. Secondo lui, tutto quel che gli avete esposto, è vero, è bello, è magnifico; si atteggerà anche a predicatore, pel momento. Infatti eccolo che parla a meraviglia contro gl’idoli, e in favore del Cristianesimo; deplora l’accecamento degli uomini, che corrono dietro alle gioie fugaci del mondo; e vi farà, se occorre, una superba allocuzione sulla felicità che si prova a conoscere il vero Dio ed a servirlo a dovere per meritarsi a questo modo la vita eterna. Ascoltandolo, voi lo credete vicinissimo alla fede, anzi di già cristiano; e non di meno non è avanzato d’un passo! Non si pensi mica che le sue parole manchino d’una certa sincerità. Quello che dice lo crede: o almeno non è affatto opposto alle sue convinzioni, che consistono a non prendere troppo sul serio le quistioni religiose. Insomma tutte quelle sue parole non sono che un jeu d’esprit. Più tardi, più tardi, mi diceva