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522 | parte seconda |
Tre scuole vennero appresso questa. La prima, conosciuta col nome di Yuiitsu Shintô, ebbe per maestro Yoshida Kanetomo, che fiorì verso la fine del quindicesimo secolo: scuola che aveva preso per base le credenze della setta buddhica chiamata Shingonshiu.
La seconda scuola ebbe origine intorno l’anno 1660, e venne fondata da Gegushi Nohuyoshi, guardiano (kannushi) di Geku, tempio della terra di Ise. Essa procura di spiegare i fatti accaduti nelle età divine della tradizione nipponica, con la teoria dello Yi-king.
La terza finalmente, fondata da Yamazaki Ansai,1 si chiamò Suiga Shintô; e tentò di metter d’accordo la dottrina di Yoshida Kanetomo con la filosofia di Cu-hsi.
In mezzo a questa confusione di credenze, era naturale che sorgesse nel Giappone una scuola, intendimento della quale fosse di rintracciare la sincera e genuina espressione della fede sintoica. Capi di questa scuola furono Kada Adzumaro, Mabuci, Motoori Norinaga e Hirata Atsutane. I quali, ripudiando ogni scrittura cinese per concetto e per istile, si dettero a investigare gli antichi documenti, che conservavano intatte la lingua e le tradizioni di Yamato. I libri che di sopra abbiamo menzionati, insieme con una importantissima raccolta d’antiche poesie, intitolata Manyôshiu, furono fondamento delle loro ricerche, e mezzo principale di ricomporre la storia primitiva del Giappone; e in special modo, di ricercare, scevro da tradizioni straniere, l’antico sistema cosmogonico e teogonico. Mossero di poi guerra, co’ loro scritti, a tutto quel che di cinese s’era infiltrato col tempo nella letteratura, negli usi e nelle costumanze della loro nazione; procacciando di ricondurre a’ tempi, ne’ quali
- ↑ Nato l’anno 1618, morto l’anno 1682.