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514 | parte seconda |
VII. — Colpe che hanno del sacrilego,
o che riguardano alcuna superstizione.
Bestemmiare gl’Iddii; o mormorare contro il Cielo e contro gli uomini. (99, 100)
Giurar per gl’Iddii, della propria onestà. (129)
Prendere a testimoni il Cielo e la Terra, di qualche nostra azione illecita. (113)
Maledir la pioggia o il vento. (100)
Attirarsi addosso l’attenzione degli Dei, a cagion della nostra cattiva condotta. (114)
Mostrar disprezzo per le anime degli antenati. (140)
Pentirsi delle elemosine fatte. (115)
Oltraggiare coloro che praticano il Tao e la Virtù. (38)
Confonder la gente con false dottrine. (122)
Nascondere l’effige di qualcuno per procurargli maleficii. (87)
Saltare per di sopra a un pozzo, o per di sopra a un focolare. (116)3
- ↑ «Il Cielo ha dato il grano per nutrire il popolo; e noi dobbiamo tenerlo come cosa di grandissimo prezzo. Se noi lo lasciamo sparso sulle vie; se lo facciamo marcire ne’ granaii; se per caso lo calpestiamo, ci attireremo la collera celeste; e le inondazioni o la siccità ci ridurranno a morir di fame». — Commento.
- ↑ «Un pezzettino di stoffa di seta costa la vita a moltissimi filugelli; ecco perchè non si deve inconsideratamente sciuparla, a rischio di commettere un gran peccato contro al Cielo». — Commento.
- ↑ Il Commento ha: «L’acqua de’ pozzi è necessaria alla vita degli uomini; e inoltre i pozzi e i focolari sono sotto la protezione di certi speciali Dei. Traversando que’ luoghi con un salto,