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parte seconda | 513 |
Distruggere i nidi degli uccelli; e tappare i buchi, dove stanno gl’insetti. (41)1
Costringere gl’insetti ad uscire da’ loro nidi; e spaventare gli uccelletti che dormono su gli alberi. (40)
Uccidere le femmine pregne, o rompere le uova. (42)
Uccidere animali per cuocerli, senz’altro motivo che mangiarli. (32)2
Far perire gli alberi col veleno. (88)3
- ↑ «I nidi sono come le case degli uomini; se voi le distruggete, dove volete che i poveri uccellini depositino le uova, e allevino i bambini? I buchi sono come le porte delle nostre case; se voi li tappate, non è come voler far morire una intera famiglia di bestioline innocenti?». — Commento.
- ↑ «Per offrir sagrificii, per nutrire i genitori malati o vecchi, per fare onore a un ospite, non si può fare a meno d’uccidere qualche animale domestico; inquantochè ciò viene prescritto dal rituale. Ma se voi li uccidete per soddisfare alla vostra ingordigia o ghiottoneria, commettete peccato. Il Li-ki dice: — L’imperatore non uccida un bue senza motivo, un cortigiano non uccida senza motivo un montone, un cittadino qualunque non uccida un cane o un porco. Ogni volta che si ammazza un animale domestico, si trasgrediscono le leggi canoniche. — Oggidì vi sono tanti, che, per un sol desinare, uccidono parecchi animali di diversa sorte. Vi è chi getta nella padella i gamberi e i pesciolini vivi vivi; chi leva dal ventre materno l’animalino non nato, per avere la carne più tenera. Tutto per soddisfare alla gola; senza pensare che si commetton peccati, che tosto o tardi il Cielo punisce severamente». — Commento.
- ↑ «I vecchi alberi spesso son luogo di ritrovo o di riparo ai demonii e agli spiriti; se dunque a colui che li abbatte con l’ascia accade sovente disgrazia; tanto più severamente il Cielo punirà coloro che col veleno fanno morire quelle piante». — Commento.
cari? Gli antichi dicevano: Non uccidete gli uccelli che hanno già tre primavere d’età: i loro figliuolini sono nel nido che aspettano. E così è anche degli animali quadrupedi». — Commento al Kan-yin-phien.