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508 | parte seconda |
II. — Colpe che riguardano in generale
la condotta degl’individui, o prave qualità individuali.
Essere incapaci a conoscere quel che è lecito a farsi, e quel che non è. (15)
Conoscere il bene e non farlo. (34, 111)
Conoscere le proprie colpe e non correggersi. (33)
Stimar la malvagità prova di sottigliezza d’ingegno. (2)
Concepire ingiusti sospetti; e operare contrariamente alle regole della probità. (1)
Darsi inconsideratamente a’ piaceri della vita. (96, 119)
Amare smisuratamente il vino. (130)
Uomo, non aver lealtà nè fede; donna, mancar di dolcezza e rassegnazione. (132, 133)
Abbandonarsi alla violenza del proprio carattere, e volersi imporre con la forza. (51)
Essere inumano e crudele. (3, 12, 70)
Esser doppio di cuore. (143)
Apparire buono e compassionevole, e dentro esser perverso. (120)
Esser geloso e invidioso. (137)
Esser vantatore. (136)
Essere sconoscente de’ beneficii ricevuti. (18)
più piccolo e il più debole degli animali. Quanta più gran colpa sarà dunque quella d’uccidere un fanciullo dell’uno o dell’altro sesso! Vi sono delle donne che per nascondere i loro illeciti amori procurano di distruggerne il frutto che ne portano in seno; vi son de’ poveri che non avendo di che mantenere una numerosa figliuolanza, uccidono i bambini appena nati, quando non possono altrimenti farli nascere immaturi e morti. Sono questi i più gran delitti, di cui l’uomo possa rendersi colpevole». Commento.