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parte seconda 499

colui che lo ha commesso. In Cielo vi sono tre magistrati e cinque sovrani deputati a quest’ufficio;1 in Terra vi sono gli spiriti delle «Cinque montagne sacre».2 Percorron eglino per ogni verso il mondo; e notano, da un lato esattamente le cattive azioni della gente, dall’altro i giorni e gli anni che essi diminuiscono all’esistenza de’ peccatori. Egli accade, che il giorno de’ conti si trova, per esempio, che i tali e i tali altri peccatori hanno esaurito, a forza di cattive opere, il termine assegnato alla vita umana. Allora la fiamma vitale si spegne, e il corpo muore; e il peccatore discende nell’altro mondo, dove lo aspettano tre sorta di pene (san-tu). O divien bestia da soma, o demonio di continuo divorato dalla fame: oppure è condannato a’ supplizi dell’inferno.3 Quando poi i periodi di cento giorni, tolti a ragion delle colpe, come s’è detto, sono in tal numero, che, a conti fatti, si trova che la durata della umana esistenza non può pagare il debito del peccatore verso il Cielo; allora le pene ricadono sopra i figliuoli o sopra i nipoti; i quali pagano il fio de’ delitti de’ loro padri e de’ loro avi.

Oltre a’ sopraddetti personaggi sono deputate a questo ministero anche le stelle dell’Orsa maggiore;4 le quali,


  1. I tre magistrati sono Tse-wei-ti-kün, che concede la felicità; Tsin-ling-ti-kün, che perdona le colpe; Yang-keu-ti-kün, che libera dalle disgrazie. I cinque sovrani sono: 1° Tsing-ti-ling-wei-niang, 2° Ci-ti-ci-piao-niu, 3° Huang-ti-han-cu-niu, 4° Peti-pe-cao-kü, 5° He-ti-hsie-kuang-ki.
  2. Vedi pag. 431, nota 1 (20).
  3. Il concetto dell’inferno e delle pene inflitte a’ peccatori nell’altra vita, i Taosi lo presero dal Buddhismo.
  4. Sono gli spiriti che i Cinesi chiamano San-tai, le «Tre eminenze», che nel Cielo sono rappresentati dalle tre coppie di stelle, segnate τ χ, δ μ, υ ξ, dell’Orsa maggiore; e lo spirito Pe-teu-