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parte seconda | 469 |
tati di altri autori mettono il nostro filosofo in relazione con un personaggio, che viveva intorno a quattrocent’anni prima dell’èra nostra. Per quel che concerne le dottrine di Lieh-tse, si volle vedervi molta attenenza con le dottrine buddhiche; non ostante che in quel tempo pochi fossero i libri di Çâkyamuni penetrati nella Cina, e que’ pochi non si rinvenissero facilmente. Cu-tse, in un luogo citato dal Ma-Tuan-lin, mentre loda come bello e vigoroso lo stile di Cuang-tse, qualifica di stentato e scorretto quello di Lieh-tse. Del resto è cosa molto dubbiosa che il libro, il quale va col suo nome, sia proprio opera sua; non essendo stato pubblicato che molti secoli dopo la morte del detto filosofo.1
§ 3. — Cang-Tao-ling è capo della scuola taose, che mise in vigore gli scongiuri, gl’incantesimi e i talismani; scuola, la quale molto assomiglia alla buddhica, che pratica di Dhâranî e i Tantra.2 Ciò non vuol dire che l’alchimia e le altre arti magiche, di cui abbiamo tenuto parola poco sopra, fossero cadute in disuso; ma il fine che si proponevano i seguaci della nuova setta, poteva esser conseguito, oltre che pe’ detti artifizii, anche per via di sortilegio e d’incanto. La guarigione delle malattie, la distruzione delle influenze malefiche, il modo di fabbricar l’oro, la longevità, l’immortalità, erano le cose che tentavan procurarsi con nuove arti e più potenti, unite alle antiche. Questo celebre seguace della dottrina del Tao viveva nella prima metà del primo secolo della nostra èra. In quel tempo la magia era entrata addirittura a far parte della dottrina, che continuava a portare il nome di Lao-tse; e taose e ricercatore de’ segreti della scienza arcana erano una medesima cosa. Cang-