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426 parte seconda

il mondo è uscito fuori, è detto Yüan-khi «Materia prima»; riguardato come forza produttrice e regolatrice a un tempo, è detto Li e Tao «Ragione»; guardando poi il fine, a cui esso indirizzò tutte le cose che uscirono da lui, e parimente come principio de’ fenomeni morali, è detto Chêng «Perfezione». In altri termini dunque, la materia cosmica nel suo stato originale (Khi o Yüan-khi), la quale conteneva i germi della vita universale, si chiamò Thai-ki fino a che essa rimase nello stato di perfetta quiete. Cominciata la vita dell’Universo, la Forza (Li), la Legge (Tao), la Perfezione (Chêng), che erano in quel gran tutto come ascose e impotenti, dettero opera di conserva alla lavorazione del Mondo. Il Thai-ki cessò d’esser tale appena si svolsero, si separarono e si distinsero i diversi elementi che lo componevano; e, considerata la sapiente armonia che regolò la evoluzione di quella congerie, per dar nascimento alle cose esistenti, e che regge ora l’economia dell’universo, il Thai-ki divenne Shang-ti «Supremo regolatore». Ma la maggior parte di quella perfezione che si vede nella Natura, essendo su per gli spazii del Firmamento, dove al primo separarsi degli elementi s’innalzarono le particelle più pure della materia cosmica; lo Shang-ti fu anche chiamato Thien, Cielo, aggiungendo così all’idea astratta che esprimeva la sapienza delle leggi della Natura, qualcosa di concreto, che per la sua eccellenza ne potesse esser quasi immagine visibile. Tale è il significato, che la scuola filosofica del tempo de’ Sung ha attribuito alle espressioni Thai-ki, Shang-ti, Thien e altre, le quali abbiam a suo luogo prese in esame: significato, che a parer mio non si allontana da quel che si può rilevare intorno a ciò da’ testi sacri; essendo io lungi dal credere, che i filosofi di quel tempo abbiamo portato nel Confucianesimo