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372 | parte seconda |
Capitolo V.
Continuazione del medesimo soggetto.
La morale e la politica di Mencio.
Il Confucianesimo giudicato dai missionari cristiani.
§ 1. — Per terminare l’esame dei «Quattro libri classici», dovrei ora parlare di Menzio, della sua morale e della sua politica. Ma quest’argomento è stato così ben trattato dal prof. A. Severini, che a me non resta di meglio a fare, che cedere a lui la parola. Quello dunque che si dirà intorno a questo Savio, secondo per fama, non per ingegno, a Confucio, lo tolgo da un pregevole scritto che il dotto orientalista pubblicò, or son varii anni.
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Text in Roman characters: Leiden, 1864. — Testo litografato, pubblicato dal barone von Schilling di Pietroburgo. — Il Rémusat afferma che l’abate Dufayel fece incidere in rame il testo del Ta-hio, ma rimase inedito.
Cung-yung. P. Cibot, Mémoires concernant les Chinois, tom. ii. — P. Noel, Sinensis Imperii libri sex. Notices et extraits des manuscripts, tomo ii. — L’Invariable Milieu: Ouvrage Moral de Tseu-sse, en Chinois et en Mandchou, avec une version littérale Latine, une traduction française etc. par A. Rémusat. — Barone von Schilling, edizione litografata dal testo: Pietroburgo. — Altra edizione litografata dal Lavasseur: Parigi.
The Works of Confucius containing the Originai Text, with a Translation, by J. Marshman: Serampore, 1809. — The Four Books, translated into English, by Rev. David Collie: Malacca, 1828. — Pauthier, Les Livres sacrés de l’Orient: Paris, 1840. — Pau-