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parte seconda | 339 |
Fu, Pi, e Hsing, sono spesso indicati col solo nome di Kuo-fung, che vorrebbe dire: poesie riguardanti i costumi de’ paesi, oppure ballate, come alcuni traducono la parola fung. Questa classe, cioè le composizioni poetiche distinte col nome comune di Kuo-fung, insieme con le altre tre classi Ta-ya, Siao-ya e Sung, formano quel che i Cinesi chiamano le «Quattro origini», Sse-shi; perchè in questa specie di letteratura si trovano, secondo loro, le ragioni della prosperità e della decadenza d’un popolo e d’un governo.1
§ 3. — I libri che trattano del rituale e del cerimoniale ebbero una grande importanza: e un tal soggetto fu, come si sa, tra le prime occupazioni di Confucio; giacchè la tradizione dice, che egli salì dapprima in fama per cotal conoscenza: e per questo fu ricercato a corte dal sovrano di uno dei principali Stati della Cina. Il Ceu-li, l’I-li e il Li-ki, che una volta formavano tutti parte dei libri canonici, sono i codici dell’antiche costumanze dell’Impero di Mezzo. Il primo di questi libri si crede compilato al tempo dei primi sovrani del reame di Ceu, e
- ↑ Le odi che compongono l’odierno Shih-king sono in numero di 311, così distribuite: il Kuo-fung contiene 159 odi concernenti quindici piccoli Stati: il Ta-ya, trentuna ode; il Siao-ya, ottanta; il Sung, quarantuna poesia in onore dei principi dei tre Stati Ceu, Lu e Shang. — Cinque poesie dello Shih-king risalgono dal 1719 al 1154 av. C.; circa una quarantina dal 1121 al 1076 av. C.; sessanta, dal 933 al 909 av. C.; dieci, dall’893 al 841; il rimanente, dall’840 al 585 av. C.
Le traduzioni europee di questo libro sono: Confucii Shi-king, sive Liber Carminum; ex Latina P. Lacharme interpretatione edidit Julius Mohl; Stuttgartiae et Tubingae, 1830. T. Legge. Chinese Classics, vol. iv parte i e ii. Hongkong, 1871. G. Pauthier, Anciens Chants de la Chine du Chi-King, nella Bibliothèque internationale universelle.