vento, dicono gli autori dell’Impero di Mezzo, smuove col soffio tutte le cose, siffatte poesie smuovono e trasformano gli uomini. Per mezzo di quelle, continua Puh-shang, i grandi educano i piccoli, e li mettono sulla buona strada; e i piccoli riprendono e mordono i vizi dei grandi. Vien poi il genere descrittivo (Fu), il metaforico (Pi), l’allusivo (Hsing), e i due ultimi detti Sung e Ya. Questi sono così definiti dall’autore più volte menzionato: «Quando il soggetto si riferisce alle cose di un dato paese, e non prende di mira che gl’individui, il genere si chiama, come dicemmo, Fung; ma se il soggetto concerne alle cose del governo di tutto l’Impero, e si propone d’educare gli uomini in generale, allora si dice Ya: con parola che significa rettificare, governare. Questo vocabolo vuole eziandio significare le cagioni del crescere e del deperire dei regni; e siccome le vicende de’ governi nascono or da grandi or da piccole cagioni; così le poesie che trattano siffatti soggetti, si dividono in Ta-Ya e Siao-Ya, ossia in massime e in minime. Con le poesie dette Sung si loda poi la personificazione della virtù; e s’innalza un canto ai Genii immortali, per far loro conoscere le egregie imprese compiute da quella».1 Altri invece chiamano Sung questa specie di canzoni, perchè destinate al culto degli antenati, inquanto che con esse si lodavano gli atti degl’illustri trapassati; o, in generale, chiamavano così gl’inni sacri cantati con la musica in occasione di sacrifici solenni.2 I quattro primi generi di poesia, Fung,
- ↑ Il vocabolo sung di per sè stesso significa la lode tributata a opere egregie compiute con frutto.
- ↑ Il commentatore alla Prefazione di Puh-shang dice, che tali composizioni poetiche erano consacrate alle cerimonie del Kiao-miao, o del tempio, dove si faceva il sacrificio detto Kiao: vedi p. 282.