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parte seconda | 333 |
compilazione è conosciuta perciò col nome di Mao-shih, ossia Shih-king di Mao-cang.1
Circa l’anno 130 av. C. fu istituita dall’imperatore allora regnante una Società di letterati, col solo ufficio di fare assidue ricerche intorno ai Cinque king, per rimetterli nella loro forma primitiva, integra e corretta. I lavori procedettero per varii anni, ed alcuni sovrani della Cina, tra i quali Hsiao-ming-ti (58-76 d. C.), Hsiao-cang-ti (76-88) e Hsiao-ho-ti (89-105), presero parte alle discussioni e ai lavori di quell’Accademia letteraria. Il testo dei «Cinque libri canonici» venne finalmente stabilito, durante il quarto anno di regno dell’imperatore Ling-ti della dinastia degli Han orientali (175 d. C.), e inciso su tavole di pietra, e in tre differenti forme di scrittura, fu conservato nella grande aula della Università di Lo-yang, che era allora la capitale dell’Impero cinese.2
Capitolo III.
Delle scritture sacre della Cina.
Il Libro delle Istorie. — Il Libro delle canzoni. — Il Canone dei riti. — Il Libro delle metamorfosi. — La Cronica del reame di Lu.
Abbiamo tanto spesso parlato dei King e dei Shu, che sarebbe ormai tempo di dire che cosa sono questi tali
- ↑ Wên-hsien-thung-khao, lib. clxxvii, fol. 1.
- ↑ Fra il 240 e il 248 d. C., mentre era in trono la dinastia degli Wei, il testo dei king fu di bel nuovo inciso in tavole di pietra; ma esse tavole insieme con quelle incise dapprima andarono perdute intorno l’anno 620 d. C. In appresso gl’imperatori della dinastia dei Thang fecero nell’836 scrivere, anche una volta, su grandi lapidi i detti Libri sacri.