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parte seconda 313

que vecchi venerandi presero posto nella corte della casa: erano, le essenze dei cinque pianeti. Intanto un Khi-lin1 aveva gettato dalla bocca una tabella di pietra preziosa con uno scritto che diceva: — Questo figliuolo dell’essenza del secondo elemento,2 sarà l’ideale de’ sovrani che succederà alla cadente dinastia dei Ceu: perciò i Draghi si sono aggirati intorno a questa casa, e le cinque stelle sono scese nel cortile. — Wei-tsai conobbe chiaramente che tuttociò era un prodigio divino; e volle ornare le corna del Khi-lin con nastri di seta, sperando di trattenerlo seco; ma il Khi-lin fuggì via. Quelli che erano presenti al fatto dissero: — Il savio, che nascerà, essendo progenie di Chéng-thang, il quale esercitò la sovranità sotto l’influsso dell’acqua, sarà anch’egli un re in ispirito.3 — In sul finire del regno di King-wang dei Ceu, il 24º anno di Ting-kung principe di Lu, un uomo di quel paese per nome Thsu-shang, trovò per una gran palude un Khi-lin. Confucio lo condusse seco legato per le corna, e poco dopo accortosi il Filosofo, che la sua vita era al termine, dopo avere sparse molte lacrime, lasciò che quell’animale se ne partisse».4


  1. Il Khi-lin è uno dei quattro esseri favolosi che portano buon augurio. Esso è reputato l’incarnazione dell’essenza dei cinque elementi primordiali.
  2. Il secondo elemento, cioè l’acqua. In antico si supponeva che gl’Imperatori regnassero in virtù o sotto l’influsso di uno dei cinque elementi (metallo, acqua, fuoco, legno e terra). Chêng-thang dei Shang regnò per virtù dell’acqua; e siccome Confucio, secondo la favola, discendeva da quell’imperatore, è chiamato qui «figliuolo dell’essenza dell’acqua», ossia progenie di Chêng-thang.
  3. Il testo ha: Su-wang, re moralmente, re virtuale, è un epiteto onorifico che vien dato a Confucio.
  4. Shih-i-ki, lib. iii, fol. 4-5. — Il fatto dell’apparizione di quest’animale, poco avanti la morte del filosofo, è tenuto per vero