della Cina. Fu-hsi, oppure Pao-hsi, chiamossi anche Fêng «vento», e ricevette l’epiteto di Thai-hao «il Gran celeste»; perchè sua madre divenne incinta per influenza del Cielo; e lo partorì dopo dodici anni di gravidanza. Fondò il suo regno in un territorio, che risponde a una parte dell’odierna provincia di Ho-nan; e i vantaggi che arrecò al popolo, durante il tempo del suo governo, furono tali, che d’allora la Nazione incominciò propriamente a uscire della barbarie, nella quale era sempre immersa, non ostante l’opera di quei favolosi personaggi che lo precedettero. A lui si attribuiscono la istituzione del matrimonio, e altre leggi che sono stimate la base del viver civile. Egli compose i caratteri ciclici, per notare il tempo; e inventò pure alcuni strumenti di musica, della quale dette le regole principali. Successegli Shên-nung, il «Divino agricoltore», così chiamato perchè il primo costruì l’aratro, e insegnò al popolo l’agricoltura. Anche egli venne al mondo per virtù celeste; e avendo regnato sotto l’influsso del quarto elemento, fu detto Yen-ti «Imperator del fuoco». Huang-ti, cioè l’«Imperatore giallo» ovvero l’«Imperatore terrestre», inquantochè Huang è anche il nome della terra, regnò dopo Shên-nung. Nato miracolosamente come gli altri, contribuì anch’egli al benessere della Nazione; trovò il modo di fabbricare arnesi e utensili in terra cotta e in metallo; innalzò un edifizio a guisa di reggia; divise il suo regno in varie provincie e ne tracciò la mappa. Inoltre costruì alcuni strumenti matematici, inventò l’arte del calcolo, compose un calendario, fabbricò battelli e carri, studiò la virtù delle erbe, e fondò la scienza medica. Morto all’età di cento undici anni, lasciò il trono a Shao-hao, detto anche Kin-thien: così chiamato forse perchè regnò sotto l’influsso del secondo elemento, che è il metallo o Kin;