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parte seconda | 289 |
tutta la mitologia, che si può rilevare dalle antiche scritture cinesi; se si eccettua la finzione immaginata per quasi divinizzare le origini della famosa dinastia dei Ceu, la quale si trova riferita nel citato libro dei versi, in un’ode che sembra scritta poco innanzi Confucio.
§ 3. — Quantunque il sistema cosmogonico cinese sia il prodotto d’una età posteriore a quella, che, sotto l’aspetto della religione e del culto, s’è studiata fin qui, non credo fuor di luogo esporlo in brevi parole. Imperocchè ci mostrerà l’evoluzione delle antiche credenze, in pari tempo che la connessione di queste con le più recenti. Questo sistema, dovuto specialmente ai tardi commentatori del più nebuloso libro canonico, l’Yi-king,1 si può chiamare il sistema sessuale dell’Universo. Secondo tale teoria, dal Caos si separarono due principii, uno mascolino e attivo detto Yang, l’altro femminino e passivo detto Yin, da’ quali uscì ogni esistenza animata e inanimata; principii che diventarono inerenti alla natura intera. Un filosofo cinese, tra’ principali sostenitori di così fatte idee, dice, che tutto in natura può distinguersi in Yin e Yiang; fin le piante, egli aggiunge, le si veggono di sessi diversi; onde bisogna convenire che non v’è nulla, che possa sottrarsi all’efficacia di questi due eterni principii.
Siffatte nozioni dominarono tutto il sistema delle conoscenze umane, possedute dai Cinesi; sì che le applicazioni morali, fisiche e metafisiche delle espressioni Yin e Yang, sono infinite. In astronomia, in meccanica, in
- ↑ Nacque questa teoria, secondo il parere di molti, sotto la dinastia dei Sung, nel qual tempo (xi secolo d. C.) Cu-tse commentò e ampliò l’Yi-king; e si trova largamente spiegata nel libro che porta il titolo di Sing-li-ta-tsiuen o «Sistema compiuto della Natura».