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introduzione xxix

fusione. Al tempo di Yao, le correnti traripando senza misura inondarono il Reame di mezzo. Serpi e draghi occuparono il suolo, unico rifugio restarono agli uomini tane e spelonche.... Ma Yu, per comando di Sciun, scavò canali alle acque e le guidò fino al mare; cacciò via i draghi e i serpenti, che si ridussero alle erbose paludi; e gli uomini rioccuparono la pianura.... Ma dopo la morte di Yao e di Sciun le vie dei savi ben presto furono abbandonate. Principi crudeli si successero l’uno all’altro; distrussero case e capanne, e fecero laghi e stagni, e il popolo non sapeva dove riposare; distrussero i campi per farne giardini, e il popolo non trovava più di che cibarsi, di che vestirsi. Atti di oppressione, massime corruttrici, lussuria e mollezza prevalsero.... Il disordine giunse al colmo sotto il regno dei Ceu, finchè non sursero Wenwang e Wu-wang a ridare, con mirabili ordinamenti, lunga vita di prosperità e di pace all’impero.... Ma nuovi anni di decadenza si preparavano: i salutari principii dimenticati, le provvide istituzioni lasciate perire; v’ebbero ministri che per ambizione uccisero i loro sovrani; v’ebbero figli che trucidarono i genitori. Confucio ne fu spaventato, e scrisse opere che valsero a trattenere l’universale rovina».1


  1. Mencio, lib. iii, par. ii, c. ix. — Vedi anche Severini, loc. cit.