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254 | parte prima |
provincia di Sinano (Mitunoti-kofori); dove in memoria del fatto venne costruito un tempio, che fu chiamato Sen-kufau-si, che divenne famoso per tutto l’Impero (Kaempfer, lib. iii, capitolo iv). Il Wa-kan-san-zai-tu-ye, k. lxvii, f. 3, parla di questo celebre santuario; e inoltre, al lib. xix, f. 8 dell’opera stessa, si trova detto, che il 16.° anno di regno dell’imperatore Keitei (= 523) un magistrato della corte dei Liang, i quali allora sedevano sul trono della Cina, andò al Giappone con l’intento di spargervi la fede buddhica, ma non incontrò favore: i libri e altre scritture di questa religione, e le immagini di Çâkya, cominciarono a vedersi in gran copia sotto il regno di Kinmei.