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248 parte prima

trika, il primo e più conosciuto dei quali si chiama Dus-kyi-’ghor-la (Kâla cakra) «Circolo del Tempo»: sistema che comparve in India nel x secolo d. C., e fu poco dopo introdotto nel Tibet.1

La raccolta più importante è quella che porta il nome di Bka’-’gyur, poichè contiene propriamente i testi canonici della religione di Çâkyamuni, vale a dire il Tripitaka, i quali formano il Dharma skandha. I titoli dei varii testi sacri originali, dai quali vennero tradotti i libri del Bka’-’gyur, si possono riscontrare con facilità, essendo spesso riportati a fronte dei titoli d’ogni singola opera tradotta. Questa famosa raccolta, della quale lo Schmidt ha dato l’indice compiuto, in un volume di 245 pagine in 4.° (Pietroburgo, 1845), si suddivide come appresso:

I. ’Dul-ba, comprende le traduzioni dei libri che formano la prima parte del Tripitaka, che è il Vinaya. Si compone di sette opere, in tutto tredici volumi.
II. Shes-rab-kyi-pha-rol-tu-phyin-pa, titolo che significa «[Scritture] che conducono al di là della scienza», col quale hanno voluto tradurre il sanscrito Prajñâpâramitâ. Sono 36 opere e 22 volumi. I più ragguardevoli e i più estesi di questi scritti portano per titolo, in Tibetano, il numero degli Çloka o strofe, di cui sono composti. Così si hanno le sei divisioni seguenti:

’Bum, cioè il Libro dei 105,000 Çloka, in 12 volumi;

Ni-khri, Libro dei 20,000 Çloka, in 3 volumi;

Khri-brgyad, Libro dei 10,008 Çloka, in 3 volumi;

Khri-ba, Libro dei 10,000 Çloka, in 2 volumi;

Brgyad-stong-pa, Libro degli 8000 Çloka, in 1 volume;

Sher-phyin, un solo volume di 284 pagine, il quale contiene 31 opere diverse. Una di esse, intitolata Bcom-ldan-’das-ma-shes-rab kyi-pha-rol-tu-phyin-pai-sñing-po (Bhagava-tiprajñâpârarnitâhridaya) che occupa le pagine 144-146, è stata pubblicata a Lipsia nel 1835.


  1. Vedi C. di Körösi, e H. Wilson nel Jour. of the Asiat. Soc. of Bengal, t. ii, e nell’Asiat. Rescar., t. xx.