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242 | parte prima |
fabbricò un convento a occidente della porta Yung della città di Lo-yang, e gli pose nome Pai-ma-se, cioè Convento del Caval Bianco. Questo edifizio lo fece per alloggiare i sacerdoti di Fo; il libro lo conservò in altro edifizio in pietra, detto il Padiglione Lan, e le immagini, nel Padiglione Cing-yüan o della sorgente pura». Wén-hsien-thung-khao, k. 330,f. 14, v, e k.226, f. 1; Thung-kien-kan-mu, k. 9, f. 156, v; Kang-hsi-tse-tien, clas. 9, f. 20, r.).
La data comunemente ammessa per la introduzione delle credenze buddhiche nello Impero di Mezzo è l’anno vii, o secondo altri x, dell’imperatore Ming-ti degli Han, cioè a dire il 65 o 68 d. C. Si è nondimeno veduto ora, che alcuni autori cinesi pretendono che il lor paese avesse avuto notizie di questa religione fino da un tempo molto più antico, che fanno risalire al 200 av. C. Anche il Dizionario Imperiale di Khang-hsi lo afferma: «È un errore il credere, dice quest’opera citandone a sua volta un’altra che porta il titolo di Cêng-tse-thung, che la religione di Fo incominciasse a introdursi nella Cina il settimo degli anni Yung-ping regnante Ming-ti degli Han (=65 d. C.). Fino dal tempo degli Chin, (255 av. C.) vennero nel nostro paese lo Sha-mên (Buddhista) Shih-li-fang con altri compagni. I quali, imprigionati da Shih-huang-ti (221-209), furono liberati da un uomo d’oro, che ruppe le porte del loro carcere», (Khang-hsi-tse-tien, clas. 9, f. 19, v.).
Non ostante queste asserzioni, non è probabile che il Buddhismo cominciasse a propagarsi nella Cina innanzi al primo secolo dell’èra nostra. Questo progresso si deve tanto all’opera di monaci indiani che fuggivano alla persecuzione brahmanica, quanto allo zelo dei religiosi cinesi; i quali, per attingere le dottrine a fonte più pura, intraprendevano lunghi pellegrinaggi nel paese che fu culla del Buddhismo, e se ne ritornavano poi ricchi di testi sacri, raccolti nei principali conventi dell’India e del Ceylon. Wei Tao-an, che visse nel iv secolo, si può dire che sia il primo religioso nativo della Cina, che divenne maestro nella letteratura buddhica. Per