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228 parte prima

Di questi esseri di stoffa mortale, che conseguirono per gradi una natura tanto eletta ed eccellente da possedere una saggezza quasi divina, le scritture buddhiche ne contano una infinità: tutti vissuti in epoche remotissime, innanzi la formazione del nostro mondo. Molti Sûtra si occupano specialmente a enumerare le denominazioni di questi differenti Buddha; e i Cinesi si distinguono singolarmente per l’abbondanza di tali nomi, che passano gli 11,000 (Wassiljew, p. 174). — Siffatti Buddha mortali, detti Munushi Buddha per distinguerli dai Dhyâni Buddha, de’ quali parlerò in breve, sono di diverso grado, cioè Pratyêka, Çrâvaha e Mahâyânika: Çâkyamuni appartiene a quest’ultimo. Le perfezioni di scienza e di virtù richieste per arrivare a questi tre gradi, chiamati col nome collettivo di Triyâna, sono esposte in alcune scritture canoniche, e fra le altre nel Lalitavistâra.

Gâutama, uscito così dal campo della storia, fu dalla maggior parte dei moderni buddhisti portato addirittura in quello del mito. Secondo essi, un personaggio, a cui danno il nome di Adi Buddha, che la scuola Svâbhâvika fa corrispondere a Svâbhâva e l’Aiçvarika a Içvara, produsse un Bôdhisatva, il quale avendo trasmigrato pei Tre mondi e pei Sei modi di esistenza animale, e avendo sperimentato il bene e il male di ogni stato, apparve infine come Çâkyashina. In questa forma insegnò agli uomini la verace sorgente della felicità e del dolore; insegnò la dottrina che è racchiusa nelle quattro scuole filosofiche (Svâbhârika, Aiçvarika, Yâtnika e Kârmika); e, avendo ottenuto la saggiezza di un Buddha e adempiuto tutti i Pâramitâ (virtù trascendentali), entrò nel Nirvâna (Divya avadâna e Lalitavistâra citati in Hodgson). — Senza dare la lista dei nomi dei moltissimi Buddha, che si dice siano apparsi fino ad oggi, farò menzione soltanto dei sette ultimi di questa interminabile serie. Essi sono chiamati i Sette Buddha mortali o umani, Sapta manushi Buddha; e sono quelli che apparvero nel mondo che ora esiste, dei quali gli ultimi quattro nacquero, insegnarono e morirono durante il presente Kalpa, ossia l’ultimo di quei periodi di