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parte prima 227

nanzi a tutto, bisogna distinguere quelli, che sono stati prodotti dal Buddhismo più ortodosso; quelli che sono usciti dalle speculazioni filosofiche di qualche scuola teistica; e quelli che sono di origine brâhmanica, e che furono introdotti più tardi nel culto buddhico. — I primi sono modellati tutti sopra un tipo unico, quello di Çâkyamuni. Çâkyamuni o Çâkyashina, come è anco chiamato il fondatore storico del Buddhismo, è un uomo e come tale risguardato da tutti i buddhisti. Entrato nel Nirvâna, ossia uscito dal dominio dell’esistenza, non è più nè in Terra, nè in Cielo, nè in Inferno; ma ciò non toglie che la sua immagine possa essere onorata come quella di un benefattore dell’umanità: nello stesso modo, per esempio, che viene onorato Confucio, di cui nessuno ha pensato fare un Dio, e che pure si trova su gli altari de’ templi della Cina. — Le teorie cosmogoniche, che ho esposte altrove, teorie che non si debbono al Buddha, ma ai suoi seguaci, fanno l’universo presente conseguenza di un universo passato, e da molti secoli distrutto: la materia cosmica è destinata eternamente a formarsi, scomporsi e riformarsi in una infinità di sistemi mondiali. Ora tutti gli universi sono fra loro perfettamente uguali; non solo in ogni parte, ma anco nella vita cosmica, nella vita animale e negli eventi umani. Ognuno di quelli universi che già furono, deve perciò avere avuto anch’esso il suo Buddha, che salvò l’umanità d’allora; e l’universo che verrà avrà pure esso il suo. Il tipo del Buddha storico si è così moltiplicato all’infinito; perchè il suo operato è diventato una necessità, uno dei fatti più importanti che accaddero e accadranno in tutti gli universi passali e futuri, come è stato nel presente. Un’altra dottrina che ha contribuito a fare uscire Çâkyamuni dal dominio del reale e dell’umano, è la dottrina della trasmigrazione. Le scritture prodottesi sotto il dominio di questa credenza non poterono fare a meno dì tracciare la storia supposta degli innumerevoli rinascimenti di Gâutama, ossia di quell’Essere, che era destinato a diventare il Buddha del mondo presente, prima d’incarnarsi come figliuolo di Çuddhôdana e di Mâya.