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a stento si potrebbe ammettere, che tante strane e assurde credenze possano essere uscite dalle poche e semplici verità, che formavano il Buddhismo primitivo. Ma questa religione soggiacque anch’essa a quella legge, alla quale tutte le religioni soggiacciono. Il Buddhismo oggidì professato dalla maggior parte de’ popoli dell’Asia, ha tanto che fare con le dottrine del suo fondatore, quanto l’odierno cristianesimo con gl’insegnamenti de’ primi Apostoli.


Capitolo V.


Metafisica Buddhica.


§ 1. L’Universo. — §. 2. La Trasmigrazione. — § 3. Origine e natura degli Esseri.


§ I. L’Universo. — Il Buddhismo non conosce creazione; e non pertanto differisce da ogni altro sistema, che, negando com’esso l’esistenza d’un Dio, spiega in qualsiasi altra guisa l’origine e la formazione del mondo e degli esseri viventi. L’infinita intelligenza, la potenza creatrice, l’energia plastica, l’anima universale, la natura, l’ordine, la simmetria, l’amore, il caso, e mille altre parole colle quali si è voluto distinguere, nei vari sistemi, la causa ordinatrice e formatrice del mondo, non potrebbero servire al Buddhismo, il cui sistema cosmologico non ha nulla di comune con quelli.1

«In principio era il Caos» dice Esiodo; e Mosè: «In principio Dio creò il cielo e la terra». Il Buddhi-


  1. Hardy, M. B. p. 398.