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parte prima | 117 |
trântika. Il quarto periodo poi è quello che comprende la formazione di un nuovo Buddhismo, il Mahâyâna; il quale, trasmutando a poco a poco gl’insegnamenti del vecchio sistema, finì per dominare in tutti i paesi, dove la religione di Çâkyamuni aveva fatto proseliti. I primi tre periodi abbracciano dunque la storia dell’Hînayâna, comprendendone tutte le fasi dalla sua forma più semplice fino alla sua trasformazione in Mahâyâna; mentre il quarto abbraccia la storia di quest’ultimo sistema, che è l’espressione finale delle dottrine buddhiche.
Il tempo compreso tra i due Açôka, cioè tra il 453 e il 283 av. C, può esser paragonato, dice il Kœppen, a quel periodo di evoluzione del Cristianesimo, che principia dal secondo secolo e va fino all’epoca del cosidetto concilio ecumenico.1 In quel tempo incominciò a corrompersi lo stato patriarcale della chiesa buddhica; e la sua unità si perse in mezzo alle dispute dommatiche, metafìsiche e disciplinari. Le sètte si succedettero le une alle altre; e ciascuna aveva qualche domma, qualche dottrina, qualche precetto nuovo, o qualche nuova interpretazione da dare alle parole del Buddha.
Anche ne’ primi anni che seguirono la morte di Gâutama, i monaci s’ebbero a radunare alcuna volta per condannare le teorie di qualche eterodosso. Ma quando veramente cominciarono a manifestarsi grandi discordie fra i buddhisti, fu molto tempo di poi, per opera, dicono, di Mahâdêva. Era questi del regno di Maruta, e figliuolo di un mercante; e la leggenda dice, che andasse nel Kaçimîra a farsi monaco, perchè la sua coscienza era tormentata da gravi rimorsi per le male opere che aveva fatte. Il pentimento non tardò a entrargli nel cuore; si diè tutto alla
- ↑ Koeppen, i, p. 150,