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parte prima 111

se ne rileva, si adatta meglio a quei dati storici che sono oramai messi fuori di dubbio, e che ci vengono da fonti non orientali. Egli è vero che, stando alla serie dei re che s’è riportata di sopra, conservando le cifre degli anni di regno, quali vi si trovano precisamente, questa corrispondenza, di cui s’è parlato ora, non è esattissima. Così, per esempio, tenendo ferma la data del 543 av. C. per la morte di Çâkyamuni, e i 162 anni dalla morte dello stesso fino al regno di Candragupta, avremmo, per l’ascensione di questo monarca al trono del Magadha, l’anno 381 av. C. Ora egli è noto dalle testimonianze degli scrittori classici, che Candragupta non può esser salito al trono se non fra il 317 e il 315 av. C.; laonde si avrebbe tra la cronologia del Mahâvança e quella di Megasthene una discrepanza di circa 65 anni. A fare sparire questa notevole differenza basterebbe prendere come durata della dinastia Nanda, non i 22 anni della citata cronica del Ceylon, ma gli 88 che alcuni brâhmani assegnano al solo fondatore della medesima.1 Allora il principio del regno di Candragupta cadrebbe nel 316 av, C.: data, che si troverebbe interamente d’accordo con quella fornitaci dagli scrittori greci. Vinta questa difficoltà, che se non è la sola e la maggiore, è pure di molta importanza, la serie cronologica dei re del Magadha potrebbe tenersi per approssimativamente vera; almeno tale da poterlesi ben riferire i diversi fatti di quel periodo di storia indiana, del quale fino a qui abbiamo trattato. Questa cronologia viene esposta nel quadro che segue:


  1. Koeppen, i, p. 160 nota 1.



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