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110 | parte prima |
L’ultimo concilio buddhico, a cui abbiamo fatto allusione più sopra, fu tenuto appunto nel Cascemir, regnante Kanishka. Il tempo, nel quale si convocò quest’adunanza, non è indicato con precisione. Alcune tradizioni la fanno cadere 400, altre 600 anni dopo la morte di Çâkyamuni.1 La prima data non si trova d’accordo con la storia; imperocchè, corrispondendo all’anno 143 av. C., verrebbe ad essere antecedente di quasi dugento anni all’esaltazione del nominato sovrano. La durata del regno di questo monarca è dal 528 al 588 dopo il nirvâna del Buddha; e il concilio del Cascemir non può essersi tenuto nè prima nè dopo quest’epoca, come le date surriferite lo farebbero avvenire. Di questi quattro concilii, e specialmente dei due ultimi, avremo occasione di parlare di nuovo, quando tratteremo delle scritture buddiche, affine di conoscere quale opera ebbero tali riunioni alla compilazione de’ libri canonici. Ora è d’uopo tornare per un poco a parlare della cronologia, e stabilire alcune date che ci debbono servire nel seguito di questa esposizione.
Se si dovesse metter d’accordo o discutere le due tradizioni, alle quali più volte abbiamo accennato, cioè quella dei buddhisti del settentrione e quella del mezzogiorno, bisognerebbe avere già scritto intorno a tale argomento molto più del breve e insufficiente cenno che ne siamo andati facendo. Daremo pertanto la preferenza, senza intrattenerci più oltre su questo tema, alla cronologia del Mahâvança; la quale del resto è tenuta come la più verosimile anche da’ più valenti scrittori di cose buddhiche. Infatti il Mahâvança è tra le più antiche e autorevoli fonti indigene; e la cronologia che