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parte prima | 89 |
tanti del Nepal;1 mentre le tradizioni del Buddhismo meridionale dicono che fu dapprincipio governatore di Ujjayinî.2
Inimicatosi co’ fratelli, che regnavano sopra diversi Stati, prese a far loro la guerra e a conquistarne le terre; e si racconta che, per ottenere finalmente il trono paterno, uccidesse il fratello Susîma, che era stato da Bindusâra prescelto a succedergli, come primogenito. Si trovò per tal modo a capo d’un vastissimo reame, che comprendeva tutto l’Hindustani, il Panjâbî e l’Afghânistan: cioè a dire tutto il paese compreso dalla baia del Bengal all’Oceano Indiano, e dal fiume Nerbudda alle montagne del Kaçmîra: le frontiere nord-ovest erano segnate dall’Indukush.3
Nei primi anni del regno, Açôka fu persecutore crudele del Buddhismo; ed essendosi dato a commettere ogni sorta di violenze, s’ebbe perciò il nome di Caudâçôka.4 Ma non tardò a divenire caldo seguace e propugnatore delle dottrine che s’era messo a combattere, convertito che fu per opera di Nigrôsha. Era questi figliuolo di quel Susîma ucciso già da Açôka stesso: e la madre lo partorì, dopo la morte del marito, in un villaggio di Candala, dove s’era rifugiata. Il fanciullo, fattosi poi monaco, divenne un santo, e riuscì a condurre il feroce suo zio sulla via della fede buddhica.5 Questo monarca si fece allora il più operoso ed efficace propagatore degl’insegnamenti di Çâkyamuni; e alcune iscrizioni, delle quali par-