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parte prima | 83 |
logia indiana e i molti dubbii che si affacciano alla mente di chi studia i ricordi di que’ primi secoli del Buddhismo, ci porterebbe troppo lontani. Noi cercheremo dunque, senza entrare in discussioni aride e astruse, di tracciare una cronologia che più si accosti al verisimile; la quale ci possa servire di guida nella esposizione che stiamo facendo dello svolgimento delle dottrine di Çâkyamuni.
Fortunatamente per porre un termine alle incertezze che presenta questo periodo della storia dell’India, e per assicurarci della veracità della cronologia trasmessaci dagli scritti dei Buddhisti meridionali, e in special modo dalle croniche singhalesi, avremo una base abbastanza solida su cui poggiare, un fatto abbastanza certo, intorno al quale gli autori contemporanei sono d’accordo. E questo fatto è la conoscenza del tempo, in cui visse il re Candragupta, pervenutaci per via degli storici greci, delle tradizioni indiane, e delle croniche buddhiche.1 La data dell’ascensione di questo sovrano al trono del Magadha sarà il punto, da cui partiremo; dapprima, per risalire in antico, e ricostruire la cronologia fino al tempo del Buddha, dipoi per ridiscendere fino all’incominciamento dell’èra cristiana.
È un fatto ben noto che gli storici greci fanno menzione di un re indiano, il quale, dopo la morte di Alessandro (323 av. C), pose fine all’invasione macedone nel Panjabî, e in pari tempo fondò un potente impero nell’Industani. Morto il gran capitano, Eudemo uccise Poro per impadronirsi del regno (317 av. C.); quando un avventuriero, che i Greci chiamano Sandrocotto, e