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viii | introduzione |
tutta l’Indo-Cina occidentale e meridionale; la seconda si spinse nella Cina, nel Tibet, nella Mongolia, nella Corea, nel Giappone, nell’Annam. Le dottrine di Confucio e di Lao-ze ebbero meno diffusione, e non si propagarono per tanta parte di mondo. Nate nella Cina, ivi si svolsero, fiorirono e prosperarono, come in terreno più adatto: e non si sparsero al di fuori, se non in quelle nazioni, presso cui la Cina stessa apportò la sua civiltà, e che debbono a quel paese quasi ogni loro cultura: come la Corea, la Manciuria, il Giappone e l’Annam.
Vi sono popoli, non molti invero, presso i quali la religione è cosa di poco momento; e, fatta astrazione da quella, il loro ordinamento civile e politico rimane inalterato. Presso altri invece, la istituzione religiosa ha la stessa importanza che le istituzioni politiche e civili; e non si può fare astrazion dalla prima, senza che le altre cadano. Nella Cina la religione non influì per nulla alla costituzione della vita nazionale; toltone pure il Buddhismo e il Taoismo, questa vecchia monarchia rimane la stessa; la sua storia, i suoi filosofi, i suoi istitutori, la sua civiltà insomma, non hanno che fare con quelle due religioni, nè debbono loro nulla. — Il Confucianismo, come vedremo a suo tempo, non esce dal campo della filosofia e della morale, nè aspirò mai ad esser riguardato come religione, nel senso usuale della parola. — Ma tra’ popoli