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introduzione vii

King e il Tao-te-King. Laonde in queste lontane regioni dell’Oriente si conservano tre degli otto codici, che formano la biblioteca religiosa di tutta la stirpe umana.1 Prima di entrare a parlare in esteso delle tre menzionate dottrine, non sarà fuor di proposito lo intrattenersi alcun poco su l’indole e gl’intendimenti di esse, a fine di preparare il terreno, e quindi procedere più speditamente.

Il Buddha, Lao-ze e Confucio sono quasi contemporanei. Nacque il primo nel Magadha, reame indiano, l’anno 623, a. C. secondo il computo più probabile; l’altro ebbe i natali nel territorio di Tsu, Stato feudale della Cina, l’anno 604 a. C.; e Confucio finalmente venne al mondo 54 anni più tardi, ovvero il 550 a. C, nel principato di Lu, Stato feudale cinese anche questo. Le dottrine buddhiche, per quanto originarie dell’India, non vi allignarono per molto tempo; ma soggiogate dalla prepotenza del Brâhmanismo, cercarono un rifugio fuori del loro paese nativo; e furono accolte di preferenza dai Turani, o meglio dalla razza mongola, in tutte le sue diverse ramificazioni. In due correnti si divise, per così dire, il Buddhismo al suo uscire dall’India settentrionale; la prima si diresse al Ceylon, e di là si estese ai Môn, al Siam, al Barma, ossia a


  1. Gli altri cinque sono: i Veda, lo Zendavesta, l’Antico testamento, il Nuovo, e il Korano.