Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
parte prima | 47 |
uno dei reami del Madhyadaça, e che esso appartenesse alla stirpe dei Çâkya che dominava Kapilavastu, pare indubitato: ma con altrettanta certezza non si può stabilire da qual causa fosse mosso a darsi alla vita religiosa.
Siddhârtha, secondo la leggenda, figliuolo di un re, circondato da tutti i piaceri della vita, nel fiore della sua età, preso da un improvviso sentimento di tristezza, concepisce le vanità delle cose umane; ed esclama come Salomone, vanitas vanitatum et omnia vanitas. Ma grande è la differenza che passa tra questi due uomini. Nel supposto autore dell’Ecclesiaste, è quello un grido che nasce dalla sazietà dei godimenti; è il grido di colui che, giunto alla feccia del calice dei piaceri, vuole ispirare la stessa sua nausea e il suo disgusto pure in coloro che non vi hanno per anco messo le labbra; è il prodotto dell’egoismo di chi, non potendo più goder la vita, non
5. Wajji Wajji Alawi Hatti-pura
6. Mâllâ Sakka Kosambi Kosambi
7. Chêtria Chêtira Ujjayna Eka-chakku
8. Wansa Siwi Tekkasilo Tekkasilo
9. Kuru Kuru Champa Champa
10. Panchala Panchala Sagala Wachira- vastu
11. Majja Madda (?) Sansumara-giri Madhura
12. Surasêna Kalinka Râja-griha Râja-griha
13. Asaka Wenga Kappila-wastu Kappila-wastu
14. Awanti Awanti Sekkêta Arita-pura
15. Gandâra Gandara Indra-pata-nago Indra-pata-nago
16. Kamboja Kamboja Ukkata (Utkala?) Kannaganjja
17. — Widêha Plataiputra Devadahâ
18. — Binga Jakolotara Rochana
19. — Sihala (Ceylon) Sangakassa-nago Milittiya
20. — Kasmira Kusinaron Kosi-naron
21. — Bandawa — Koliya
8 |