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34 parte prima

2.° L’infinito numero di desidèri e di passioni che riempiono il cuore dei viventi, è la causa del dolore.

3.° Distruggere le passioni e i desidèri è il solo mezzo di salute.

4.° La distruzione delle passioni e dei desidèri si trova nel Nirvâna, o nella distruzione dell’Essere.

Ecco qual fu il resultato, a cui giunse dopo lungo studio e meditazione: ecco la base, sopra cui posa, ì cardini, intorno a cui s’aggira l’intero sistema buddhico. L’albero, sotto il quale Siddhârtha meditò e formulò le verità fondamentali della sua dottrina, fu chiamato Albero bôdhi (Bôdhidruma), o arbor scientiæ boni et mali, come lo dice il P. Giorgi, traducendone il nome indiano.1

Quantunque Çâkyamuni, dopo questa sua trasformazione in Buddha, si fosse messo al di sopra di tutti i viventi, quasi si credesse sottratto alle leggi della natura che li governano, il Dêva Mâra, lo spirito del male, non volle darsi per vinto; ed egli, che vedeva il suo regno prossimo al termine, si presentò anche una volta al Filosofo, che si vantava d’aver soggiogato le passioni e la concupiscenza, e gli disse: «Uomini e Dei hanno


  1. Alphabetum tibetanum, p. 471. — Secondo le credenze dei buddhisti, nel centro del Jambudvîpa o dell’India (propriamente il paese dove cresce l’albero Jambu), si trova il Bôdhimandala, o recinto dell’intelligenza, e nel centro del Bôdhimandala si trova l’albero Bôdhi, o Albero della scienza. Nella narrazione biblica l’Albero della scienza occupava anch’esso il centro del paradiso terrestre. — È oggetto di devozione anche oggidí nell’India un albero, che si dice esser quello, sotto il quale Siddhârtha divenne Buddha: una inscrizione copiata presso l’albero sacro fu pubblicata nel giornale asiatico di Calcutta del 1833, p. 214; e il Klaproth l’ha inserita nella traduzione francese dei viaggi di Fah-hsien, (Foe-koue-Ki, pag. 278.)