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introduzione | V |
parimente lo Schelling, esiste soltanto allorquando ha determinato sè medesimo a riguardo della sua mitologia. Questa mitologia, quindi, non può avere nascimento dopochè siasi operata una separazione nazionale, dopochè un popolo divenne oramai un popolo; e neppure potrebbe sorgere, mentre il popolo fosse tuttora contenuto, siccome una parte invisibile, nel totale dell’umanità; ma il nascimento suo debbe riferirsi a quell’istesso periodo di transizione, prima che un popolo abbia ottenuto la sua definitiva esistenza, e quando è sul punto di separarsi e costituire sè medesimo».1
Il nostro scopo non sarà quello di fare ne’ capitoli seguenti uno studio comparativo delle diverse dottrine religiose del mondo; imperocchè non ebbi intendimento di scrivere un libro intorno alla nuova scienza delle Religioni. Il campo che dovremo percorrere è più limitato; ma è vasto abbastanza da potervi fare copiosissima messe, tanto per l’indole e la natura delle dottrine che v’incontreremo, quanto per la gran parte di umana famiglia che in esso si comprende. Presso la stirpe mongola, con la quale più specialmente avremo a intrattenerci, oltre alle
- ↑ Max Müller, Intr. to the Scien. of Reli., p. 149. - Schelling, Vorlesungen über Philosophie der Mythologie, t. I. p. 107.