Bello il vederle ai porti, alle bastite
Girar tra spade e bronzi, e con le pure
Man le seste, gli squadri, e le matite 300Oprar tranquille in mezzo alle paure.
Bello il veder le vie coperte e trite
Di guerrieri e di sofi: e le secure
Canopie genti intanto dappertutto
Raccor dell’armi e della pace il frutto. 305Securo punge il suo cammel, nè teme
Dall’Arabo ladrone onta e rapina
Il vïator: libera il dorso preme
L’Indica merce all’Eritrea marina.
Di BONAPARTE è l’occhio ovunque è speme 310Dell’utile, o del meglio: in sua divina
Mente ei lo volge ad ogn’istante, e il piede
Move rapido e franco ove lo vede.
Tutto discorre il Delta, ed ogni passo
È un beneficio. Intento a ciò che giova, 315Ode, osserva, provvede, nè mai lasso
O nascendo o morendo il Sol lo trova.
E se talvolta di vigor già casso,
Lo spirto no, ma chiede il corpo nuova
Di forze emenda, di veder ti pensa 320Giove in riposo all’Etïopia mensa.