Altre intendono ai favi, altre la manna 250Van de’ fiori a predar cupide e snelle.
Qual le compagne a scaricar s’affanna,
Qual del dolce licore empie le celle.
Queste, tratti i pungigli, la tiranna
Torma de’ fuchi caccian lungi; e quelle 255Castigano le pigre. Un odor n’esce
Che ti ristaura, e il lavorìo più cresce.
Con infinita provvidenza il senno
De’ suoi sofi comparte il sommo Duce.
Altri l’ombra del punto fissar denno, 260Che rompe all’arco meridian la luce.
Altri i portenti investigar, che fenno
Chiaro l’Egitto, ovunque ne traluce
L’orma ancor maestosa, alla cui vista
Il pensiero stupisce, e il cor s’attrista. 265Quei dell’alcali indaga e de’ metalli
I segreti covili: arcano obbietto
Di maraviglia per deserte valli
Questi raccoglie il peregrino insetto.
Qual pe’ freschi del Nilo ampj cristalli 270Del muto abitator turba il ricetto
Itologo bramoso, e qual procura
Nuove piante all’amor della natura.