Nodo quest’alma al mio Signore, udite.
Altri in mezzo alle pugne, o fra l’eccelse
Cure del trono la grand’alma cerchi 280Di BONAPARTE: io vo’ mostrarne il core.
La notte che seguì d’Arcoli il duro
Conflitto, a me del lungo pugnar lasso
Fu commessa una scolta. Di vergogna
Nel rimembrarlo avvampo, e la parola 285Raccontando mi sfugge. La stanchezza,
Ch’anche in mezzo al ruggir delle tempeste,
Addormenta il nocchier, vinse me pure,
Sì che posto in vedetta immantinente
M’occupa il sonno, e tutti in un profondo 290Obblìo sommerge i travagliati spirti.
Ma l’indefesso BONAPARTE, a cui
Par che tempra di membra il ciel conceda
D’ogni uopo intatta di mortal natura,
Scorrea tacito, solo, ed in vestire 295Di gregario guerrier, l’addormentato
Campo. Il nemico non lontan rendea
Perigliose le veglie, e più la mia,
Che più dappresso lo spïava. Ed ecco