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52 | il bardo |
145Piagato e languido
Giace il guerriero,
Dal muro pendere
Vede il cimiero;
Fitta al suol mira
150L’asta, e sospira.
Repente scuotelo
Il marzio carme:
L’invito intendere
De’ prodi all’arme
155Pargli; e impedito
Freme il ferito.
Ma ve’ che recagli
Il già mertato
Lauro la Gloria,
160Ed al suo lato
Dolce s’asside:
L’eroe sorride.
Sorride, e memore
Dei dì felici
165Racconta agli avidi
Pendenti amici