Gitta smarrito alle bilance infami
Compratrici de’ regi: ed ahi! le mira
Traboccanti di sangue, e le man sangue
Grondano, e al piè gli sgorga e bolle un fiume 170Di sangue che ognor cresce, e alfin l’affoga.
Questi oprava la Dea strani terrori
Ne’ Britanni cerébri. Si diparte
A iniqua provocato ingiusta guerra
Ratto qual lampo dal Piccardo lido 175Il Guerrier de’ guerrieri, e al suo partire
Si toglie anch’essa d’Albïon la Dira,
Precorrendo l’Eroe. Piomba su l’Istro
Tacitamente; s’intromette occulta
Nel Teutonico campo, e de’ suoi geli 180Tutto lo sparge. Ma più ch’altri invade,
E al cor s’attacca del racchiuso in Ulma
Austriaco Duce. Di quel cor già donno
La Paura ritrova un altro Nume
Più deforme d’assai, la Codardìa, 185Che d’Arcoli, di Dego e di Marengo
Incessante gli tuona entro l’orecchio
I terribili nomi, nè midollo,
Nè fibrilla gli lascia che non tremi.