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36 il bardo

Con la mano a cercar su l’irta chioma
In gran sospetto il regal serto, e pargli,
80Pargli il trono veder che crolla e fugge.
Ma imperturbato il regnator ministro,
Che sonno non permette alla pupilla,
Nè si scuote a quel grido, nè sembiante
Fa di temerlo. Allor furtiva e queta
85A lui viene la Dira, e nelle chiuse
Arcane stanze gli ritrova al fianco
Orrenda compagnìa. Vi trova il vile
Tradimento, che strigne nella dritta
Pugnale acuto, e stende l’altra al prezzo
90Delle scoppiate indarno in su la Senna
Polveri inferne; e più felici colpe
Feroce e bieco vantator promette.
La sannuta vi trova e ardimentosa,
D’ogni onorato e degli Eroi flagello,
95Svergognata Calunnia con le piene
Man di libelli, in cui la ria distilla
I pagati veleni. Evvi l’avara,
Che d’oberato senator gli vende
Il suffragio e la voce. Evvi abbracciato