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12 il bardo

Anzi un tripudio, chè i perigli sono
La danza degli eroi. Vide il bel fatto
235Il Bardo spettator dalla sua rupe,
E le nobili piaghe a mezzo il petto
Del vincitor; le vide, e su le pronte
Corde sonore fe’ volar quest’inno:
     Oh illustre pugna! oh splendide
          240Ferite generose
          Alle ferite simili,
          Che le Laconie spose
          Baciár sul largo petto
          Dei trecento allo stretto.
     245Raccogli, amor di patria,
          Quel sacro sangue, e al ciglio
          De’ giovinetti mostralo
          Nel marzïal periglio.
          Da mortal vena, il giuro,
          250Mai non uscì il più puro.
     Vedrai repente accendersi
          Tal ne’ garzoni ardire,
          Tal nella mischia fervere
          Di gloria un bel desire,