Pagina:Idilli di Teocrito (Romagnoli).djvu/78


IDILLIO V 41

comata
Diamogli pure una voce!
lacone
                                            Tu dagliela.
lacone
                                                                Amico, dà retta,
vieni un po’ qui. Noi due si contrasta, chi superi l’altro
nell’intonar canzoni. Tu giudica, caro Morsone,
senza né me favorire, né troppo tener dalla sua.
comata
Si, per le Ninfe, Morsóne carissimo; e troppo Comàta
non secondare, né a me ti piaccia accordar preferenze.
Sappilo, amico: è questa la gregge del turio Sibirta:
sono del sibarita Eumàra le capre che vedi...
lacone
Fior di briccone, in nome di Giove, chi mai ti dimanda
se di Sibirta è la greggia, se mia? Quante chiacchiere fai!
comata
Galantomone che sei, se parlo, non dico menzogna,
e mai non vendo fumo. Tu sí, non sai dire che ingiurie.
lacone
E parla, se tu hai qualche cosa da dire; e rimanda
vivo il giudice. O Pane, sarai linguacciuto, Comàta!