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LA CONTESA
comata
Dai pecorar di Sibírta fuggite, fuggite, caprette
mie, da Lacóne: ché ieri rubata mi s’è la pelliccia.
lacone
V’allontanate o no dalla fonte, caprette? Vedete
Comàta, che ier l’altro rubata mi s’è la zampogna?
comata
Quale zampogna? Tu, servitore che sei di Sibírta,
quale zampogna possiedi? Non hai le cannucce del grano?
Fischiaci: è quello il tuo flauto: con Lodola fate il duetto.
lacone
Quella che Lupo a me diede. Ma dimmi, che pelle, o Comàta,
libero cittadino, rubata io t’ho mai? Se neppure
Eumàra, il tuo padrone, ce l’ha, per dormirci, una pelle?