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EPIGRAMMI 223

XVII
EPITAFIO PER EURIMEDONTE

Un figlio ancora infante lasciasti; e tu stesso, morendo
     giovine, Eurimedonte, giacesti in questo avello.
Or tu fra gli uomini sei divini: tuo figlio, onorato
     sarà fra i cittadini per la bontà del padre.


XVIII
PER UNA STATUA D’ANACREONTE

Ospite, osserva bene questa statua,
     e quando in patria sii tornato, di’:
«D’Anacreonte in Tèo vidi l’immagine,
     sommo fra i vati che vissero un dí.
A questo aggiungerai che piacque ai giovani:
     tutto l’uomo descritto avrai cosí.


XIX
SU UNA STATUA DI EPICARMO

Dorïese è questa lingua, d’Epicarmo è questa immagine,
     che la commedia inventò.
Bacco, invece di lui, l’effigie bronzea
     per te qui collocò.
Furon quei che in Siracusa han dimora, conterranei,
     al concittadino loro