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Un giorno, punse un’ape maligna il ladruncolo Amore,
mentre rubava un favo dall’arnia. Lo punse alla mano,
sul polpastrello; e quello si cruccia, si soffia sul dito,
i piedi a terra pesta. E infin, preso il volo, la doglia
ad Afrodite mostrò, movendo lagnanze, che l’ape,
bestia cosí piccina, può far sí dogliose ferite.
Rise la madre. «E tu, non sei dunque simile all’ape,
che sei tanto piccino, ma fai sí dogliose ferite?»