Pagina:Idilli di Teocrito (Romagnoli).djvu/106


IDILLIO VIII 65

dafni
Vuoi tu che qui facciamo venir quel pastore di capre,
quello col cane bianco che insegue le agnelle ed abbaia?



Dunque, i fanciulli chiamarono, e venne ad udirli il capraro.
Cantarono i fanciulli, fu giudice ad essi il capraro.
Primo dunque cantò, diede primo l’accordo Menalca;
ed in risposta poi riprendeva l’agreste canzone
Dafni. Per primo intonò cosí la canzone Menalca.


menalca
Fiumi e convalli, progenie divina, se pure Menalca
          il sampognaro, mai cantò carme soave,
liete le agnelle adesso pascetemi; e uguale favore
          largite a Dafni, ov’egli con le vitelle giunga.
dafni
Erbe e fontane, progenie soave, se Dafni pastore
          seppe emulare mai col canto i rosignoli,
fate che questo armento s’impingui; e Menalca, se il gregge
          conduca qui, di ricco pascolo allieti il cuore.
menalca
Qui sono pecore, qui son capre di gèmina prole,
          empion qui l’api i favi, son piú le querce eccelse.