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si contentava soltanto di inviarmi aiuti materiali, ma si occupava anche, con grande ardore, di trovarmi un ufficio che potesse nel tempo stesso appagare le mie esigenze, e non affaticarmi troppo. La carriera dell’ispettorato avrebbe fatto forse al caso mio se le condizioni della mia salute fossero state più floride.


    Myrio taceva sconsolato.
    — E di codesto benedetto cuore, siamo giusti, via, che ne hai fatto? — esclamava indignato il secondo amico, un cosino lungo lungo, secco come un uscio, dai piccoli occhi afflussionati, nascosti da due grosse barelle color fumo. — Che si fa celia! Quante Lydie, quante Silvie, quante Nerine nei tuoi «Madrigali», nelle tue odi, nei tuoi canti solitari! Io, grazie a Dio — e abbassava la testa compunto — non ho cantato che la mia signora, un fior di donna tutta casa e marito, unica nel suo genere!
    Myrio taceva sospirando e riandando forse col pensiero a certe vecchie storie poco edificanti che correvano sul conto dell’amico virtuoso e commendatore.
    — Tu almeno — esclamò volgendosi malinconicamente al terzo visitatore che non aveva fino allora dato segno di vita — tu almeno non ti unirai a costoro per amareggiare sempre più il mio stato infelice! Io t’ho amato, t’ho venerato sempre. Te ne ricordi? Perdesti il fratello ed il padre dilettissimo ed io per narrare i tuoi lutti al pubblico seppi trovar parole che ti fecero singhiozzare. E sai perchè piangesti! Perchè io pure piansi, perchè il tuo dolore era il mio dolore....
    Quegli a cui eran dirette quelle amorevoli parole

    ..... non messe ciglio, non pigò sua costa.

    — Vedremo — borbottò fra i denti — vedremo se vi potremo aiutare..... se un soccorso materiale.....

    Myrio si sollevò penosamente su i guanciali e con la mano stanca fece cenno di no. Due lacrime ardenti gli scesero sulle guancie impallidite, mentre il crocifisso di avorio, illuminato dal sole sul tramonto, gli stendeva ancora le scarne braccia sanguinanti.
    Gli amici uscirono.....
    — Ah! — esclamò amaramente il malato, livido in volto, tremante di dolore.... — ah, non è così che io mi