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In questa dolorosa occasione potei conoscere quanto fossero grande l’anima e il cuore dell’on. Paolo Boselli, allora ministro della pubblica istruzione. Egli venne a conoscere la mia malattia e cercò di tem-


    — Dalla terra.
    — Avrai dunque posto mente al mio servo Myrio, così buono, così bravo, così pieno di tenerezza per tutti?
    — E chi non sarebbe buono nei suoi piedi, o Signore? — osservò Satana — A lui arridono e salute, e ingegno, e bellezza: lui tutti adorano: uomini, donne e fanciulli. Ma aggrava la tua mano su di esso, o Signore: fa’ che la sua salute illanguidisca, che il suo ingegno vacilli, che la sua bellezza si oscuri e vedrai che le sue labbra non tarderanno a vilipenderti a maledirti....
    Un fremito d’orrore agitò i petti delle creature alate e Teresa, la santa sublime, si coprì il viso estenuato con le gracili mani di cera.
    — Ebbene — disse il Signore, in mezzo al silenzio pauroso del cielo — ebbene, Satana: io abbandono il mio servo Myrio alle tue esperienze: offendilo nella formosità della persona, sciupagli la salute, annebbia il suo intelletto, ma lasciagli salva la vita.
    Il Demonio, lieto della grande concessione, passò altero fra le celesti coorti e con le nere ali spiegate rivolse il volo alla terra, in un angolo fiorito, che dai fiori toglie il nome e la gentilezza.
    Là viveva Myrio.

    Voi avete veduto, contemplato lungamente un cadavere, pallide lettrici, che mi seguite in questa malinconica fantasia; voi avete veduto le fronti color di cenere, le labbra rigide, gli occhi eternamente chiusi al sole, e forse nella vostra semplicità avrete creduto di aver contemplato lo spettacolo più doloroso che la natura possa offrite ai suoi figli: ebbene, vi siete ingannate; v’ha qualche cosa di più ineffabilmente triste del cadavere ed è la vista angosciosa dell’ingegno che agonizza, è la vista del morto che trascina come un sudario, lungo la strada, i ricordi della sua forte esistenza operosa....