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la signora X mi pose in mano una lunga bacchetta, dicendomi:

— Questa le gioverà.

— Sarebbe a dire?

E guardai la bacchetta con una espressione di stupore cosi comico che la signora X proruppe trionfante:

— Eh, loro signorine, fresche di studii, non hanno alcuna idea della pratica della scuola... Ecco che cosa farà della bacchetta: Quando si accorgerà che qualche alunno o più alunni non presteranno attenzione alle mie spiegazioni, batterà forte sui banchi in modo da riscuoterli...

— E ciò non la disturberà, signora? — domandai sorpresa.

— Niente affatto. Circoli fra le file e batta pure con quanta forza ha. Ella non riuscirà a dominar la mia voce.

— Curiosa! — mi arrischiai a dire — avevo letto che bisogna parlare piano per richiamar più facilmente l'attenzione del fanciullo.

La signora X dette in una gran risata.

— Non dia retta ai libri — mi consigliò — ma ai miei suggerimenti. Sono una vecchia maestra e del metodo me ne intendo.

— Non ne dubito...

— Del resto — aggiunse — la bacchetta serve anche per l'insegnamento della lettura simultanea.

— Ah!

— Vede? Ogni bambino ha il suo libro davanti. Ella siede in faccia a loro, dà il segnale della lettura e segna ogni pausa con una gran legnata sul banco. Ciò