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— Non porria veghiar la notte — e star ritto en orazione;
parme cosa tanto forte — de metterme a derenzione;
ché, se veghio per stagione, — tutto’l di ne vo agirlato. —
— Or pensa gli encastellati — co so attenti al veghiare!
che da for so assediati — da chi lor si voi pigliare;
34tutta notte sto a gridare, — ché ’l castel non sia robbato. —
— Frate, si m’ hai sbagutito — con lo tuo bon parlamento,
che nel cor si so ferito — d’un divin accendimento:
pigliar voglio pensamento — ch’io non sia piú engannato.
Gir ne voglio a lo patrino — ad accusar la mia matteza:
meglio m’è esser pelegrino — che d’aver questa riccheza,
40la qual me mena a la dureza — de quel fuoco acalurato. —
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